giovedì 27 novembre 2014

Foro stenopeico

Il foro stenopeico serve a comprendere il principio ottico, su cui si basa la fotografia. Questa tecnica permette di ottenere fotografie di vari tipi: paesaggi, persone, oggetti ecc... Per la prima fase ci siamo serviti di una scatola di biscotti, rivestita all'interno di nero, per far sì che la luce non venga riflessa. Il coperchio contiene un piccolo foro al centro, coperto dallo scotch nero, in modo che non entri la luce. Dentro la scatola, sulla base, abbiamo abbiamo inserito un foglio di carta fotosensibile ad una distanza proporzionale al foro per favorire la messa a fuoco. Ed ecco pronta la nostra macchina "fotografica". Per fare la foto siamo scesi con la classe davanti all'entrata della scuola, ci siamo disposti davanti alla scatola, che è stata appoggiata su un cavalletto, in modo che sia stabile e l'immagine non venga sfuocata. A questo punto il prof. ha tolto lo scotch dal foro e per circa 30 secondi ha lasciato la scatola all'esposizione della luce in modo da far reagire i sali d'argento del foglio, creando cosi l'immagine latente. Per la seconda fase ci siamo recati nella camera oscura, per sottoporre la nostra immagine la nostra immagine latente ai tre bagni (sviluppo, arresto, fissaggio), con questi passaggi l'immagine che abbiamo scattato è diventata in negativo, ovvero le parti che devono essere scure sono diventate chiare mentre le parti che dovevano essere chiare sono diventate scure. Per ottenere il positivo, siamo tornati una seconda volta in camera oscura, e abbiamo messo il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile, esponendo alla luce il tutto per un giusto tempo di esposizione e sottoponendo infine il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio, ottenendo come immagine finale un positivo.
Negativo

Positivo
In posizione 
cheese!!

sabato 22 novembre 2014

Videoclip

Il mio videoclip rappresenta una storia d'amore cominciata da quando i due personaggi erano bambini e prosegue per i successivi anni, vivendo momenti felici e indimenticabili; finché un giorno il ragazzo non scopre di essere malato di una malattia terminale e poco tempo dopo il suo ricovero, muore.
Dopo la grossa perdita la ragazza passa i momenti bui della sua vita, ma un raggio di luce le ridà la speranza... "la figlia che nasce dal suo amore".
Ho scelto di fare il video in questo modo perchè la canzone che ho usato "I'm kissing you" di Des'ree, tratta il tema dell'amore e viene usata come colonna sonora nel film di Romeo e Giulietta, che come tutti ben sappiamo è una storia d'amore che termina in modo tragico.
Per fare questo video ho ambientato le scene iniziali dell'innamoramento al tramonto per trasmettere la serenità e aggiungere un pizzico di romanticismo.
Quando arriva il momento triste della storia le immagini diventano in bianco e nero per trasmettere le forti emozioni che provano i due personaggi.
Mentre dalla nascita della figlia in poi le immagini iniziano ad avere un dettaglio colorato finchè non diventano completamente colorate, perché la vita torna a essere piena di felicità.

Dopo questa breve descrizione vi auguro buona visione!!!!!



sabato 15 novembre 2014

La camera oscura portatile

In questi pochi mesi abbiamo scoperto molte cose interessanti sulla fotografia.
Questa volta ci siamo occupati della camera oscura, per capire meglio come funziona il mio occhio e perchè vedo le cose cosi come le vedo.
Per ottenere la camera oscura portatile io con il mio gruppo ci siamo procurati una scatola di cartone per scarpe, munito di coperchio.
Su un'estremità della scatola e sulla parte corrispondente del coperchio abbiamo tracciato 5 cm e successivamente tagliato, fatto questo abbiamo colorato tutto l'interno della scatola di nero.
Una volta asciugata la scatola, abbiamo tagliato una finestra rettangolare sull'estremità del pezzo di scatola ritagliata, che poi abbiamo chiuso con un foglio di carta lucida.
Sull'altra parte della scatola abbiamo abbiamo inciso un foro e applicato un pezzetto di cartoncino sul quale verrà fatto un'altro foro, ma di dimensioni minori rispetto al primo chiamato "diaframma".
Il pezzo di scatola su cui abbiamo fatto la finestrella, l'abbiamo dovuto ridimensionare per poterla muovere comodamente all'interno della camera oscura.
Per ultimo abbiamo appoggiato una lente convergente sul diaframma.
Grazie a questa scatola oscura portatile abbiamo potuto capire il primo passaggio di una macchina fotografica; cioè abbiamo visto l'immagine capovolta e invertita, proprio come la vede il nostro occhio.


Backstage ( 3AG all'opera)!!
Fase iniziale ( ritagliamo la scatola).
Relax :P

Il prof. ci spiega le varie fasi, per ottenere la camera oscura.
Foto!!!



Le prime prove.

sabato 8 novembre 2014

Il fotogramma

Per capire bene la fotografia è necessario comprendere alcuni elementi base...
La scorsa volta ci siamo occupati del chimigramma, capendo cos'è e come funziona.
Oggi parlerò di un secondo laboratorio fatto in classe: il "fotogramma".
Fotogramma: è un immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura mediante una tecnica off-camera, serve per comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia analogica.
Il mio fotogramma l'ho realizzato, appoggiando alcuni oggetti portati da casa precedentemente, su un foglio di carta fotosensibile munitoci dal professore.
Tutto questo procedimento è stato realizzato nella camera oscura, sotto le luci rosse, perché non fanno reagire i sali d'argento della carta, che rimane intatta.
Dopo aver appoggiato gli oggetti nell'ordine che desideravo ho acceso la luce, per una frazione di secondo.
La luce ha avviato il processo di reazione dei sali d'argento, formando così un immagine latente, cioè immagine presente ma non visibile all'occhio nudo.
Immergendo il foglio nello sviluppo, ho accelerato questa reazione, e questo ha permesso di vedere l'annerimento delle zone colpite dalla luce, cioè dove non avevo posizionato nessun oggetto.
In seguito ho trasferito la carta nell'arresto per bloccare quest'azione.
Dopo l'arresto, ho inserito il foglio nel fissaggio, per rendere l'immagine inalterabile.
Risultato: La parte in cui avevo appoggiato l'oggetto è rimasta bianca, perché non è stata a contatto con la luce, e con il fissaggio ho tolto i sali d'argento, prima che ciò possa essere avvenuto.
Mentre la parte dove non c'era alcun oggetto (sfondo), è diventato nero per la reazione dei sali con la luce.
Con il mio fotogramma ho voluto mostrare, come la luce influisce sui vari tipi di corpi, infatti ho posizionato, degli oggetti completamente opachi, alcuni trasparenti, altri licidi, e grazie a questo ho potuto vedere dove la luce ha colpito di più e dove meno.


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