martedì 23 dicembre 2014

Buone vacanze a tutti!

Per augurarvi buone vacanze e buon riposo come ultimo post ho deciso di parlare un po della nostra ultima assemblea d'istituto del 2014(Carlo D'Arco-Isabella D'Este) del giorno 18/12/14 presso la Bocciofila di Mantova.
Si sono esibiti molti studenti di entrambi gli istituti, c'era chi ballava, cantava, suonava, molti facevano foto e ci siamo divertiti tutti un sacco..
Alcuni dei miei compagni si sono esibiti: tre di loro hanno creato un gruppo provvisorio, uno suonava la batteria, un'altro la chitarra elettrica, e per ultimo una mia compagna ha fatto da cantante.
 Un altro gruppetto sempre della mia classe composto da 8 persone (4 maschi, 4 femmine), hanno fatto un balletto comico: i ragazzi si sono travestiti da donna mentre le ragazze da uomini!!!!!
Sono stati bravissimi.
Si sono esibiti veramente in tanti non avremmo mai pensato che un'assemblea di talenti potesse andare cosi bene visto che era la prima volta che la facevamo, ma ci sbagliavamo tutti perchè è stato fantastico.
E' stata una giornata molto divertente ed emozionante..
Adesso un po di relax e ci si rivede a Gennaio... Ciao a tutti!!!!!!


sabato 20 dicembre 2014

Monogramma

Il monogramma è un segno grafico che identifica un'azienda o una persona, ottenuto sovrapponendo o combinando in altro modo due o più lettere. E' un vero e proprio assemblaggio tipografico di una o più iniziali di un nome.
Molti marchi del mondo della moda sono, appunto, dei monogrammi.
Si usa specialmente quando si deve rappresentare un nome abbastanza lungo o composto.
Deve contenere tutti i requisiti di un marchio: semplicità, riconoscibilità, adattabilità a vari formati, originalità, coerenza.
A noi la prof. ha chiesto di realizzare un nostro monogramma con le nostre iniziali e che ci rappresenti.
Io ho scelto di fare un monogramma che identifichi le mie passioni.
Le mie iniziali sono O.M. ed in classe ci hanno detto di fare vari schizzi di come potevamo utilizzare queste lettere in modo più appropriato.
Dopo vari tentativi ho deciso di trasformare la O in un rullino per le pellicole cinematografiche, mentre la M in una nota musicale... ecco il risultato.

giovedì 11 dicembre 2014

Light painting

Fotografia... Cosa significa questo termine??
Questa è la domanda che ci siamo posti in classe. Per capire il significato con il prof ci siamo occupati del light painting ossia "disegnare con la luce", é una tecnica fotografica che permette di "dipingere" il nostro soggetto usando una sorgente luminosa (nel nostro caso abbiamo utilizzato dei laser, pile, torce..).
Per realizzare il light pianting ci siamo recati nella sala posa che era completamente buia, i soggetti da ritrarre si sono posizionati su uno sfondo nero e dovevano rimanere immobili per circa 15 secondi (tempo di esposizione dell'otturatore), e intanto sono stati illuminati con le nostre sorgenti luminose.
La macchina fotografica è stata posizionata su un cavalletto in modo da ridurre al minimo le sfocature che avvengono se la macchina fotografica si muovesse.
Dopo 15 secondi la fotografia (disegno con la luce) è pronta.
Il risultato che otteniamo è: sfondo nero con soggetti illuminati.


Ecco i nostri risultati:


sabato 6 dicembre 2014

Storia della fotografia

In questi ultimi giorni con il prof. ci siamo occupati della storia della fotografia.
Abbiamo iniziato dalle prime forme del cinema e dal precinema che comprende (teatro d'ombre, lanterna magica, fantasmagoria, scatole ottiche, poliorama, panorama, diorama).
Ma la parte che mi ha colpito di più sono stati i primi video della storia che abbiamo guardato, per noi erano banali ma se ci mettevamo nei panni delle persone dell' 800 diventava tutto più reale e incredibile.
Accadde nel 1895 in questo luogo "14, Boulvard Des Capucines, 12 (Parigi)", dove circa 33 persone di origini parigine si riunirono per vedere le prime immagini in movimento del mondo reale, realizzate da August e Louis Lumiere.
 Erano dei piccoli cortometraggi, realizzati filmando vari momenti di vita quotidiana, ad esempio un gruppo di operai che escono dalla fabbrica, una famiglia radunata per il pranzo, un giardiniere che annaffia il giardino, una bambina che gioca con i pesciolini e infine quello che mi è piaciuto di più.. l'arrivo del treno alla stazione di Ciotat.
Alcuni testimoni dell'epoca raccontano di come il pubblico reagì clamorosamente a quest'ultimo che mostrava un semplice frammento di vita quotidiana all'interno di una stazione ferroviaria: uomini e donne che attendono a un binario l'arrivo di un treno.
Dopo pochi secondi dall'inizio del film, gli spettatori si accorgono che il treno tanto atteso comincia ad avanzare e ad avvicinarsi sempre più.
Molti di loro spaventati per ciò che stavano vedendo si coprirono il volto quasi a voler parare il colpo, altri abbandonarono impauriti la sala...
La loro reazione può sembrarci esagerata ma non lo è visto che per loro era la prima volta che assistevano ad una rappresentazione così fedele della realtà circostante.
Spesso quando ci troviamo di fronte a eventi storici lontani nel tempo facciamo fatica a pensare il vero valore che questi fenomeni recano.
Lo stupore con cui queste prime immagini cinematografiche vennero accolte dagli spettatori ci fa sorridere se pensiamo alla loro banalità.
Ma occorre fare uno sforzo e tentare di osservare queste immagini con l'occhio del tempo che le ha osservate, solo in questo modo potremmo davvero comprendere il loro valore e il significato più profondo di una scoperta come fu quella del cinema e prima ancora quella della fotografia.

Adesso vi propongo il video del treno; cercate di immedesimarvi nei ruoli di quelle persone che lo hanno visto per la prima volta:

giovedì 27 novembre 2014

Foro stenopeico

Il foro stenopeico serve a comprendere il principio ottico, su cui si basa la fotografia. Questa tecnica permette di ottenere fotografie di vari tipi: paesaggi, persone, oggetti ecc... Per la prima fase ci siamo serviti di una scatola di biscotti, rivestita all'interno di nero, per far sì che la luce non venga riflessa. Il coperchio contiene un piccolo foro al centro, coperto dallo scotch nero, in modo che non entri la luce. Dentro la scatola, sulla base, abbiamo abbiamo inserito un foglio di carta fotosensibile ad una distanza proporzionale al foro per favorire la messa a fuoco. Ed ecco pronta la nostra macchina "fotografica". Per fare la foto siamo scesi con la classe davanti all'entrata della scuola, ci siamo disposti davanti alla scatola, che è stata appoggiata su un cavalletto, in modo che sia stabile e l'immagine non venga sfuocata. A questo punto il prof. ha tolto lo scotch dal foro e per circa 30 secondi ha lasciato la scatola all'esposizione della luce in modo da far reagire i sali d'argento del foglio, creando cosi l'immagine latente. Per la seconda fase ci siamo recati nella camera oscura, per sottoporre la nostra immagine la nostra immagine latente ai tre bagni (sviluppo, arresto, fissaggio), con questi passaggi l'immagine che abbiamo scattato è diventata in negativo, ovvero le parti che devono essere scure sono diventate chiare mentre le parti che dovevano essere chiare sono diventate scure. Per ottenere il positivo, siamo tornati una seconda volta in camera oscura, e abbiamo messo il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile, esponendo alla luce il tutto per un giusto tempo di esposizione e sottoponendo infine il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio, ottenendo come immagine finale un positivo.
Negativo

Positivo
In posizione 
cheese!!

sabato 22 novembre 2014

Videoclip

Il mio videoclip rappresenta una storia d'amore cominciata da quando i due personaggi erano bambini e prosegue per i successivi anni, vivendo momenti felici e indimenticabili; finché un giorno il ragazzo non scopre di essere malato di una malattia terminale e poco tempo dopo il suo ricovero, muore.
Dopo la grossa perdita la ragazza passa i momenti bui della sua vita, ma un raggio di luce le ridà la speranza... "la figlia che nasce dal suo amore".
Ho scelto di fare il video in questo modo perchè la canzone che ho usato "I'm kissing you" di Des'ree, tratta il tema dell'amore e viene usata come colonna sonora nel film di Romeo e Giulietta, che come tutti ben sappiamo è una storia d'amore che termina in modo tragico.
Per fare questo video ho ambientato le scene iniziali dell'innamoramento al tramonto per trasmettere la serenità e aggiungere un pizzico di romanticismo.
Quando arriva il momento triste della storia le immagini diventano in bianco e nero per trasmettere le forti emozioni che provano i due personaggi.
Mentre dalla nascita della figlia in poi le immagini iniziano ad avere un dettaglio colorato finchè non diventano completamente colorate, perché la vita torna a essere piena di felicità.

Dopo questa breve descrizione vi auguro buona visione!!!!!



sabato 15 novembre 2014

La camera oscura portatile

In questi pochi mesi abbiamo scoperto molte cose interessanti sulla fotografia.
Questa volta ci siamo occupati della camera oscura, per capire meglio come funziona il mio occhio e perchè vedo le cose cosi come le vedo.
Per ottenere la camera oscura portatile io con il mio gruppo ci siamo procurati una scatola di cartone per scarpe, munito di coperchio.
Su un'estremità della scatola e sulla parte corrispondente del coperchio abbiamo tracciato 5 cm e successivamente tagliato, fatto questo abbiamo colorato tutto l'interno della scatola di nero.
Una volta asciugata la scatola, abbiamo tagliato una finestra rettangolare sull'estremità del pezzo di scatola ritagliata, che poi abbiamo chiuso con un foglio di carta lucida.
Sull'altra parte della scatola abbiamo abbiamo inciso un foro e applicato un pezzetto di cartoncino sul quale verrà fatto un'altro foro, ma di dimensioni minori rispetto al primo chiamato "diaframma".
Il pezzo di scatola su cui abbiamo fatto la finestrella, l'abbiamo dovuto ridimensionare per poterla muovere comodamente all'interno della camera oscura.
Per ultimo abbiamo appoggiato una lente convergente sul diaframma.
Grazie a questa scatola oscura portatile abbiamo potuto capire il primo passaggio di una macchina fotografica; cioè abbiamo visto l'immagine capovolta e invertita, proprio come la vede il nostro occhio.


Backstage ( 3AG all'opera)!!
Fase iniziale ( ritagliamo la scatola).
Relax :P

Il prof. ci spiega le varie fasi, per ottenere la camera oscura.
Foto!!!



Le prime prove.

sabato 8 novembre 2014

Il fotogramma

Per capire bene la fotografia è necessario comprendere alcuni elementi base...
La scorsa volta ci siamo occupati del chimigramma, capendo cos'è e come funziona.
Oggi parlerò di un secondo laboratorio fatto in classe: il "fotogramma".
Fotogramma: è un immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura mediante una tecnica off-camera, serve per comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia analogica.
Il mio fotogramma l'ho realizzato, appoggiando alcuni oggetti portati da casa precedentemente, su un foglio di carta fotosensibile munitoci dal professore.
Tutto questo procedimento è stato realizzato nella camera oscura, sotto le luci rosse, perché non fanno reagire i sali d'argento della carta, che rimane intatta.
Dopo aver appoggiato gli oggetti nell'ordine che desideravo ho acceso la luce, per una frazione di secondo.
La luce ha avviato il processo di reazione dei sali d'argento, formando così un immagine latente, cioè immagine presente ma non visibile all'occhio nudo.
Immergendo il foglio nello sviluppo, ho accelerato questa reazione, e questo ha permesso di vedere l'annerimento delle zone colpite dalla luce, cioè dove non avevo posizionato nessun oggetto.
In seguito ho trasferito la carta nell'arresto per bloccare quest'azione.
Dopo l'arresto, ho inserito il foglio nel fissaggio, per rendere l'immagine inalterabile.
Risultato: La parte in cui avevo appoggiato l'oggetto è rimasta bianca, perché non è stata a contatto con la luce, e con il fissaggio ho tolto i sali d'argento, prima che ciò possa essere avvenuto.
Mentre la parte dove non c'era alcun oggetto (sfondo), è diventato nero per la reazione dei sali con la luce.
Con il mio fotogramma ho voluto mostrare, come la luce influisce sui vari tipi di corpi, infatti ho posizionato, degli oggetti completamente opachi, alcuni trasparenti, altri licidi, e grazie a questo ho potuto vedere dove la luce ha colpito di più e dove meno.


chanobject...

giovedì 30 ottobre 2014

Il chimigramma





Il giorno 23/10/2014, io con la mia classe abbiamo fatto una lezione alternativa, per capire in pratica cos'è un chimigramma. Il chimigramma è un immagine fotografica ottenuta senza l'impiego della macchina fotografica, usando la luce ambiente.

 Il prof. ci ha divisi in due gruppi e a ciascun gruppo ha dato 4 vaschette, che avrebbero dovuto contenere le 3 sostanze per ottenere il chimigramma più una con l'acqua. 
Per la sostanza di sviluppo abbiamo inserito 900 ml di acqua e 100 di idrochinone. 
 Sviluppo: trasforma i sali d'argento in metallo. In un'altra vasca abbiamo inserito 1+7 (acqua+fissaggio), il fissaggio serve per togliere i sali d'argento.
 Nella terza vasca abbiamo messo acqua e poco aceto creando l'arresto che serve per bloccare la reazione dei sali d'argento con la luce ed evitare il contatto tra le due sostanze "fissaggio,sviluppo". Nell'ultima abbiamo messo solo acqua per lavare le fotografie. A ciascuno di noi il prof. ha dato 2 fogli di carta fotosensibile. 
 Per farci capire come funziona, intanto che riempivamo le vaschette ha posizionato degli oggetti sulla carta, e dopo un po di tempo li ha tolti e abbiamo notato che la parte dove non c'erano oggetti si era inscurita,mentre dove c'erano era rimasto più chiaro. 
Per realizzare il mio primo chimigramma, ho intinto la mano destra nello sviluppo, e in seguito ho appoggiato la mano sulla carta fotosensibile e quando l'ho tolta, ho notato che la parte su cui avevo appoggiato si è annerita.
 Questo perchè appoggiando la mano con lo sviluppo ho fatto reagire i sali d'argento, che si sono anneriti diventando argento metallico.
 Successivamente ho preso la carta e l'ho inserita per intero nell'arresto per non far annerire la foto ancora di più. Per fissare l'immagine l'ho inserita nel fissaggio, che togliendo i sali d'argento ha fatto risaltare di più l'impronta della mano nera. 
Il risultato è stato: impronta nera su sfondo bianco.
 L'ultimo passaggio è stato di inserire la fotografia nella vasca dell'acqua e successivamente lavata sotto l'acqua corrente. 
Per il secondo chimigramma, ho fatto il passaggio inverso: Prima ho inserito la mano nel fissaggio e poi l'ho appoggiata sul foglio di carta, togliendo la mano, l'impronta era più bianca rispetto al foglio perché, ho tolto i sali d'argento nella parte dove ho appoggiato la mano. 
Dopo ho inserito la carta nello sviluppo, che ha fatto reagire i sali d'argento dove non avevo appoggiato la mano. 
Poi l'ho immersa nell'arresto. Infine per fissare il tutto l'ho messa nuovamente nella vaschetta con il fissaggio, e sciacquato tutto sotto l'acqua corrente. 
Risultato: impronta bianca su sfondo nero. 
Con questi due chimigrammi ho voluto rappresentare le impronte delle mie mani, e vedere cambiavano a seconda del procedimento che facevo.

Black and white hand
The whiown hand



Dietro le quinte!!!!! 3AG in azione....  





sabato 18 ottobre 2014

Visione del film "Flags of our fathers"

Il giorno 16 Ottobre 2014 io e la mia classe ci siamo recati nell'aula audiovisivi per guardare un film chiamato "Flags of our father", per concludere l'argomento iniziato precedentemente in classe. 
Abbiamo analizzato i campi in cui può essere usata la fotografia e a che scopo.
Grazie a questo film abbiamo potuto vedere come cinque Marines e un ufficiale sanitario della Marina-sono passati alla storia per essere stati immortalati in una fotografia di Joe Rosenthal
nel piantare la bandiera Americana sul Monte Suribachi.
Questa fotografia in breve tempo, e nonostante un fraintendimento di fondo circa il suo significato, diventò il segno o meglio il motore della riscossa americana.
Capirono che potevano usare questa fotografia per la propaganda per l'emissione di buoni di guerra, indispensabili a finanziare lo sforzo bellico ormai al limite.
Grazie a questo film abbiamo potuto vedere in pratica l'utilità di una fotografia passata poi alla storia, e ci ha spinto a noi "futuri fotografi" di impegnarci nello studio della fotografia.



Realizzata da Joe Rosenthal.
Joe Rosenthal


















Ecco a voi il trailer del film... Buona visione!!!! Non ve ne pentirete ;)

sabato 11 ottobre 2014

Visita alla mostra "350 anni della Gazzetta di Mantova".

Il giorno 8 Ottobre 2014 io insieme alla mia classe e alle prof. Marangoni e Lanzafame ci siamo recati alla mostra dei 350 anni della Gazzetta di Mantova presso il Palazzo Te di mantova.
All'inizio della mostra abbiamo visto una macchina chiamata "Lynotipe",  la prof ci ha spiegato come funzionava e quali difetti aveva, che successivamente si sono riusciti a risolvere con l'evolversi della tecnologia della stampa.








E' stato molto interessante vedere le prime raccolte della gazzetta di Mantova e di come sono state prodotte, e visto che adesso ci stiamo occupando dei diversi tipi di stampa, per noi alunni questa visita è stata molto utile.
In più abbiamo visto un video in cui si intervistavano alcune persone che hanno assistito e raccontate le trasformazioni nel corso degli anni della storica gazzetta.
Adesso vi mostro alcune delle foto che abbiamo fatto durante la mostra:








La nostra prima visita!!!!!!!!!!!!! Speriamo di farne tante altre:) Alla prossima...

giovedì 9 ottobre 2014

Che cos'è la FOTOGRAFIA??

Sempre più spesso le persone usano la fotografia ma qualcuno si è mai posto questa domanda??
Sembra banale, ma rispondere non è stato facile... la usiamo cosi spesso che non ce ne rendiamo nemmeno conto e quando il prof. ci ha posto questa domanda, io personalmente ci ho messo un po a rispondere.
Ecco due delle mie riflessioni sulla fotografia:


  • La fotografia serve per divertirsi quando si è con gli amici... 

Divertimento!!!


Festa!!!


Pazzia!!!





  • Può essere impiegata nella pubblicità... 


    Attenzione al fumo.


    Bambino con tutti i marchi più famosi.


No alla violenza.
Spero vi sia piaciuta la mia interpretazione della fotografia, continuate a seguirmi posterò regolarmente post nuovi in modo che potrete stare sempre in contatto con me e vedere i miei nuovi lavori!
 Ciao a tutti alla prossima.

sabato 4 ottobre 2014

Autoritratto

Piacere,
Mi chiamo Olga ho 16 anni frequento la scuola Carlo D'Arco di Mantova.
Ho scelto il corso grafica e comunicazione, un corso molto coinvolgente e interessante.
Grazie al mio blog potrete vedere i lavori che facciamo, le cose nuove che scopro, i viaggi le mie preoccupazioni  e il percorso in questi anni di scuola.

L'interno della carta d'identità, con i miei interessi.















L'esterno e la città in cui abito.






















Il mio primo lavoro all'inizio del corso...
Questa è la mia carta d'identità, nella prima immagine potete vedere la mia foto e le immagini con i miei interessi, nella seconda la foto della mia città: Mantova.
Spero vi divertiate a vedere i miei lavori, alla prossima.